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Alberto Belli

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Basilica di San Francesco a Bologna

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Vuoi fare un tuffo nel passato di 800 anni insieme a noi per scoprire il viaggio di San Francesco D’Assisi a Bologna? Non aspettare, immergiti con noi in questo articolo per conoscere la bellezza e la storia della Basilica di San Francesco a Bologna che trovi a Bologna in Piazza Malpighi 9.

Basilica di San Francesco a Bologna

Perché si chiama basilica di San Francesco?

Come si può intuire il nome della basilica trae origine dal nome del santo di Assisi la cui presenza in città è datata 1221.

Altare basilica San Francesco

La comunità francescana è presente a Bologna già dal XIII secolo. Nel 1211 infatti San Francesco mandò Bernardo di Quintavalle a Bologna, primo frate presente nella città, con il compito di istituire il primo convento francescano chiamato “Santa Maria delle Pugliole”.

Mentre sarà nel 1221, di ritorno dal suo viaggio in Oriente, che Francesco si dirige per la prima volta a Bologna. Si narra che rimase scosso dal fatto che il convento dei suoi confratelli era conosciuto nella città come “casa dei Frati”. Denominazione non appropriata alla regola di assoluta povertà di San Francesco e per questo esortò i frati residenti nel convento bolognese ad abbandonare la loro casa.

Il ritorno di San Francesco a Bologna ci viene testimoniato da Tommaso da Spalato il 15 agosto 1222, questa volta per predicare in Piazza Maggiore le regole francescane.

La storia travagliata della basilica di San Francesco

Nel 1236, dieci anni dopo la morte di San Francesco, inizieranno i lavori di costruzione della Basilica in Piazza Malpighi. Ci vorranno circa trent’anni per concluderne la costruzione che inizialmente racchiudeva in sé uno stile gotico con forti accenti francesi. Ancora oggi è considerata come il primo esempio in Italia di stile gotico di derivazione francese.

Altare basilica San Francesco

Dalla sua nascita ad oggi la Basilica è stata vittima di numerose catastrofi, sia naturali che per mano dell’uomo.

I primi danni importanti che ne richiederanno un restauro generale, si avranno tra gli anni 1505 e 1796, per l’effetto congiunto del terremoto e delle successive incursioni napoleoniche. 

Importantissimo diventerà in quegli anni il contributo del famoso restauratore e letterato bolognese Alfonso Rubbiani, il quale dal 1872 fino al 1913, anno della sua morte, dedicherà tutte le proprie energie a restituire alla basilica la sua antica magnificenza. 

Ma la ferita più grave la chiesa la subirà il 24 luglio 1943, quando un bombardamento alleato la colpisce in pieno. La chiesa appare come un mucchio di macerie, senza più il tetto a proteggere il patrimonio artistico contenuto al suo interno e con parti della struttura pericolanti. 

I lavori di restauro iniziarono lo stesso anno e si conclusero cinque anni dopo nel 1948. Gran parte delle mura dovettero essere demolite, così come alcune parti interne e molte decorazioni. 

Anche la piazza antistante, è stata ripristinata durante i lavori di restauro, riappropriandosi della connotazione di centro della vita politica e commerciale del quartiere che aveva perso nei cinque anni di ricostruzione.

Piazza San Francesco

I chiostri della basilica di San Francesco

Dei numerosi chiostri esistenti nella basilica di San Francesco prima del bombardamento, ne sono rimasti integri solo due: il chiostro dei morti e il chiostro grande. 

Il chiostro dei morti, la cui entrata si trova di fianco all’entrata principale della basilica, è chiamato così perché anticamente era un vero e proprio cimitero. Tutt’ora sono presenti dei resti di lastre tombali di celebri dottori dello Studio Bolognese come, ad esempio, la lastra di Bernardino Zambeccari. Costruito tra il XIII e il XIV secolo il chiostro dei morti inizialmente era più ampio e grande rispetto ad oggi. Durante la costruzione della Cappella Muzzarelli, la grandezza del chiostro venne ridotta in maniera esponenziale. Vennero abbattute ben quattro arcate per far spazio alla Cappella!

Il secondo chiostro è chiamato chiostro grande. Situato nella parte meridionale del chiostro dei morti, il chiostro grande è sempre stato quello con le dimensioni più importanti. Nicola da Giursi inziò a costruire questo chiostro nel 1460 ultimato solamente nel 1571 da Tommaso Martelli. Attualmente non è possibile accedere o visitare questo chiostro.

L’accesso è consentito unicamente al chiostro dei morti chiedendo una visita guidata ai frati della basilica o ai volontari. La particolarità di questo chiostro è che durante diversi periodi dell’anno ospita, al suo interno, diversi mercatini solidali rinomati a Bologna. I proventi dalla vendita degli oggetti, sono a sostegno delle strutture della Basilica e, di volta in volta, per specifici aiuti alle missioni dell’Ordine francescano.

La basilica di San Francesco e i suoi mercatini solidali

Il primo mercatino dell’anno, chiamato mercatino di Sant’Antonio, allestito tutti gli anni durante il mese di maggio, si conclude attorno a metà giugno, in occasione del Santo patrono della provincia religiosa cui fa parte la basilica di San Francesco. Si vendono mobili, vestiario, calzature, attrezzature da giardino, oggettistica e libri e molto altro materiale raccolto.

Il mercatino di San Francesco, invece, parte dalla prima settimana di settembre fino a metà ottobre. Perché proprio durante questi mesi? Perché è il periodo in cui si festeggia San Francesco d’Assisi, patrono e fondatore della Basilica. Anche in questo caso si possono trovare oggetti di ogni genere, di seconda mano.

Infine, troverete il mercatino di Natale che inizia l’ultima settimana di novembre e si conclude con l’epifania. Si vendono oggetti natalizi, presepi, decorazioni, bigiotteria e anche vestiario e libri di seconda mano.

Tutti i mercatini sopra elencati sono aperti tutti i giorni della settimana, compresi i weekend, dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 19:00. Molte persone donano al convento, durante l’anno gli oggetti che non utilizzano più. Il materiale può essere consegnato ai volontari negli orari di apertura della Basilica, purché in buono stato, funzionante e per il vestiario che sia pulito e in ordine.

Se siete appassionati di mercatini ti consigliamo di leggere anche il nostro articolo: il mercato del Quadrilatero a Bologna! 

La basilica al suo interno

L’entrata della basilica è caratterizzata da tre navate, alla fine della navata centrale, si trova il maestoso Altare Primitivo consacrato da Papa Innocenzo IV nel 1250. 

Ingresso basilica San Francesco

Nelle vetrate, ricostruite dopo le innumerevoli demolizioni e ricostruzioni, si trova la raffigurazione di episodi di vita di San Francesco. 

Un’altra peculiarità di questa basilica è che presenta, al suo interno, nove cappelle. 

Navata Basilica San Francesco

Anch’esse ovviamente hanno subito danni e trasformazioni durante gli anni ma, tra l’800 e il ‘900, sono state ristrutturate tutte una ad una.

Delle nove segnaliamo la prima dedicata alla Madonna di San Luca (leggi anche l’articolo: Il Santuario della Madonna di San Luca tra sacro e leggenda) e la seconda chiamata anche “la cappella delle Stimmate”, in quanto l’altare della cappella raffigura l’episodio delle stimmate. Tutte e nove sono caratterizzate e contraddistinte da particolarità uniche.

Nel 1537 fu istituita anche una cappella musicale con a capo padre Giambattista Martini, stimato e annoverato anche da Mozart!

Esterno della basilica di San Francesco

I campanili e la biblioteca della basilica

La Basilica di San Francesco possiede anche due torri campanarie e una biblioteca.

Il campanile piccolo, addossato al transetto destro della chiesa, è del 1260 e ospita una sola campana. Alla cella campanaria si accede tramite una strettissima scala a chiocciola.

Esterno della basilica di San Francesco

Il campanile grande, vero capolavoro d’architettura costruito da Antonio di Vincenzo tra il 1397 e il 1402, raggiunge l’altezza di 48,50 metri. Nella cella campanaria, illuminata da eleganti trifore, è alloggiato un bel concerto di 5 campane, da sempre considerato uno dei migliori di tutta la città e dell’intera Arcidiocesi di Bologna, con queste caratteristiche.

Lo sapevi che la Biblioteca di San Francesco possiede un patrimonio di 39.000 volumi e opuscoli? L’attuale biblioteca, ricostruita nel 1957, presenta anche i fondi librari dei conventi dell’Emilia Romagna e fu collocata nel grande salone ex refettorio conventuale già affrescato da Francesco da Rimini. L’Archivio Rubbiani, l’Archivio storico della Provincia Bolognese dei Frati Minori Conventuali e l’Archivio Musicale ne costituiscono il patrimonio. Non è aperta al pubblico e normalmente non fa servizio di prestito libri ma è possibile inviare richieste di consultazione o di materiali digitalizzati prendendo accordi con il referente, scrivendo all’indirizzo sanfrancescobologna.biblioteca@gmail.com, indicando in modo preciso le richieste ed i propri recapiti. 

Piazza San Francesco

Durante l’antichità e fino al 1874, piazza Malpighi era conosciuta da tutti come la Seliciata di San Francesco. Dal 1954 i cittadini bolognesi, l’8 dicembre di ogni anno, assieme al loro cardinale, si incontrano sotto la statua di rame della Beata Vergine Immacolata che si trova proprio di fronte alle tombe dei glossatori di Rolandino Romanzi, di Accursio e di Odofredo. Le tre tombe si trovano dietro l’abside di San Francesco.  

Sapevi che le tombe dei glossatori fino al 1892 si trovavano nel Cimitero della Certosa? Se vuoi sapere di più sulla Certosa, leggi anche la Certosa di Bologna: un cimitero museo.

Tomba dei glossatori

Anche il portico situato nel lato occidentale della piazza apparteneva ai francescani. Costruito nel 1626, e concluso solamente 20 anni dopo, il colonnato presenta anche degli episodi di vita di Sant’Antonio da Padova ormai illeggibili. 

Statua dell'Immacolata vergine

Nel 1877 il Mercato delle erbe, trasferito da piazza Maggiore a piazza Malpighi, rimase lì per ben 35 anni. In quello stesso anno, nel prato della piazza di San Francesco a Bologna, grazie a degli scavi avvenuti per mano dell’archeologo Antonio Zannoni, fu ritrovato un secolare laboratorio di metalli contenente circa 15.000 reliquie di bronzo risalenti all’VIII secolo a.C. 

Sin dall’antichità la piazza della basilica di San Francesco è sempre stata centro di vita e punto di aggregazione per i giovani. Anticamente ospitava giostre, circhi ed esibizioni di acrobati di vario genere. Oggi giorno tanti ragazzi si riuniscono nella piazza, tutte le sere per passare un pò di tempo insieme in compagnia di una chitarra. Un altro luogo di aggregazione qui a Bologna sono i portici, patrimonio dell’Unesco. Leggi anche: I portici di Bologna: Patrimonio Mondiale UNESCO.

Un nuovo progetto

L’attuale conformazione è merito del progetto di riqualificazione conclusosi a marzo 2017 che ha interessato tutta l’area della piazza, all’angolo con piazza Malpighi fino all’inizio di via de’ Marchi, includendo nel rinnovamento anche l’intera via del Borghetto.

Nato nell’ambito del programma “Di nuovo in centro”, il progetto di riqualificazione complessiva della piazza ha visto l’inserimento di una nuova area verde e nuovi elementi di arredo (sedute e fioriere) e della potenziazione dell’illuminazione pubblica.

Particolare il gioco di elementi in pietra che, variando di livello, riprendono sul lato opposto alla basilica le scansioni della facciata, trasformandosi in fioriere sotto alle abitazioni e in fioriere e sedute nell’area davanti al lato di fronte al sagrato con l’obiettivo di aumentare l’effetto monumentale dell’area. 

Da tenere presente che ogni martedì dell’anno, anche durante i giorni festivi, la piazza ospita un piccolo mercato specializzato nella vendita di piante e fiori dalle 8.00 alle 15:00.

Quali sono gli orari delle messe della basilica di San Francesco a Bologna?

La chiesa è aperta al pubblico tutte le mattine dalle 6:45 fino alle 12:00 e tutti i pomeriggi dalle 15:30 fino alle 19:00. 

Le messe nei giorni festivi sono alle: 7:30, 9:00, 11:00, 12:00 (sospesa durante i mesi di luglio e agosto) e l’ultima alle ore 18:00. 

Durante i giorni feriali, invece, gli orari sono: 7:00, 8:00, 10:00 (sospesa durante i mesi di luglio e agosto) e l’ultima sempre alle 18:00.

Il santo rosario è tutti i giorni alle 17:30 e l’adorazione eucaristica ogni primo giovedì del mese dalle 18:30 alle 19:45.

Per le confessioni basta dirigersi dai confessori tutte le mattine dalle 8:00 alle 12:00 e tutti i pomeriggi dalle 15:30 alle 18:30. Tutti i mercoledì mattina, dalle 10:30, non si garantisce la presenza di confessori perché i frati sono in riunione!

Durante i mesi di luglio e agosto, possibile confessarsi solo di pomeriggio dalle 16:30 alle 18:30.

Vuoi conoscere gli orari delle messe anche in altre basiliche? Dai un’occhiata al nostro articolo: la basilica di Santa Maria dei Servi.

Bibliografia

  • Bernabei G., San Francesco, Bologna, Santarini, 1993.
  • Baldini E., Virelli G., La Fabbriceria di San Francesco: i restauri della Basilica bolognese letti attraverso le carte, Bologna, Bononia University Press, 2013.
  • Rodriquez F., La Basilica di San Francesco in Bologna, Parma, 1948.
  • Baldini E., Monari P., Virelli G., La fabbrica dei sogni: il bel San Francesco di Alfonso Rubbiani, Bononia University Press, 2014.

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