Alberto Belli

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Biblioteca Salaborsa a Bologna: i suoi diversi usi nel tempo

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La Biblioteca Salaborsa a Bologna ha conosciuto varie trasformazioni nel corso dei secoli. Cambiamenti di struttura e funzioni diverse hanno caratterizzato la storia di tale spazio, rendendolo unico. Vieni a scoprire con noi tutti i suoi incredibili usi!

La storia della Biblioteca

Situata all’interno del Palazzo d’Accursio, sede storica del Comune di Bologna, la Biblioteca Salaborsa si affaccia su piazza del Nettuno e su via Ugo Bassi, appena dietro Piazza Maggiore.

La Biblioteca Salaborsa ha subito molti cambiamenti che hanno interessato sia la sua struttura che la sua funzione. A testimonianza di ciò, sotto la pavimentazione della “Piazza coperta” è possibile ammirare i reperti archeologici dovuti alla stratificazione del terreno da parte delle varie civiltà.

Da Basilica cittadina all’epoca dell’occupazione romana a quartiere generale delle truppe che presidiavano il Palazzo Comunale, sono stati numerosi i cambiamenti che hanno interessato la Biblioteca Salaborsa.

Il nome “Salaborsa” è legato a un’interessante curiosità. Si tratta della funzione che l’edificio ha svolto in seguito alla creazione del Comitato guidato da noti imprenditori bolognesi. La struttura ha rappresentato per molti anni il luogo centrale della vita economica di Bologna. Qui infatti avvenivano le contrattazioni di borsa, le operazioni di mercato e gli scambi commerciali: ecco da dove proviene la sua denominazione.

Poi dal secondo dopoguerra fino agli anni Sessanta, la Salaborsa si trasformò in una moderna palazzina dello sport, ospitando partite di basket e addirittura incontri di pugilato.

corridoio interno alla Biblioteca Salaborsa, interno Biblioteca Salaborsa.

Sapevi del giardino interno?

Per molti secoli, nella Biblioteca Salaborsa di Bologna, è stato presente un giardino interno o viridarium.

Infatti sotto il governo dei Vicari pontifici fu costruito il giardino del palazzo che, in seguito, si trasformò nell’Orto Botanico a opera di Ulisse Aldrovandi. Nel giardino botanico venivano coltivate varie erbe medicinali e piante esotiche, provenienti da ogni parte del mondo: Africa, Asia e America. Le ricerche e le sperimentazioni fatte da Aldrovandi contribuirono, inoltre, alla creazione della botanica moderna. L’orto botanico, tra i più antichi giardini d’Europa, fu poi smantellato e trasferito in via San Giuliano, nei pressi della Palazzina della Viola nel quartiere San Donato, dove ancora oggi è visitabile.

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La Biblioteca Salaborsa come la conosciamo oggi

Al momento del lancio del progetto del Parco Urbano di Piazza Maggiore, l’amministrazione comunale decise di realizzare nella piazza un polo culturale cittadino. Questo comprendeva il Museo Morandi, le Collezioni comunali d’Arte e il Museo Civico Archeologico (oltre alla Biblioteca).

facciata della biblioteca Sala Borsa che affaccia su Piazza Maggiore

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È quindi nel 1999 che la Piazza coperta verrà trasformata, finalmente, nella Salaborsa. Le particolarità della Biblioteca riguardano sia la sua estetica che la collezione che ospita. L’interno in vetro e ferro in stile modernista rendono l’edificio unico nel suo genere. Inoltre la documentazione che offre non comprende solo libri e giornali, ma anche fumetti, CD, mappe, audiolibri e molto altro ancora. 

All’interno della Biblioteca è possibile ammirare i resti delle stratificazioni antiche (e addirittura camminarci sopra) grazie al pavimento in cristallo. Inoltre, la Salaborsa, oltre alle classiche attività, è diventato il luogo di molte iniziative culturali, quali mostre, incontri e conferenze.

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Interno Biblioteca Sala Borsa. Piazza coperta dedicata ad Umberto Eco nel 2016.

Nel 2016 la Piazza coperta della Salaborsa è stata dedicata a Umberto Eco, semiotico, saggista e celebre professore dell’Università di Bologna. Per Eco era la biblioteca l’unione di studio, idee, punti di incontro, libri e comunicazione, la forza e il successo di Bologna, come città universitaria e culturale. Queste sono le stesse caratteristiche che si ritrovano nella piazza coperta di Salaborsa.

Il Sacrario dei partigiani

In piazza del Nettuno, proprio di fianco al muro della Biblioteca Salaborsa è possibile vedere il Sacrario dei partigiani Costruito in seguito all’occupazione nazifascista durante la Seconda Guerra Mondiale, sul muro sono presenti centinaia di fotografie di giovani partigiani caduti durante la lotta per la liberazione. 

Durante l’estate del 1944, infatti, i fascisti fecero numerose fucilazioni pubbliche. Durante queste lasciarono esposti i cadaveri di alcuni partigiani proprio di fianco all’attuale entrata della Salaborsa. In questo modo costituirono un “monito” per tutti coloro che avessero intenzione di ribellarsi. Dopo la liberazione, nel 1945, gli abitanti di Bologna portavano proprio in questo luogo fotografie e fiori in onore ai caduti. Successivamente, l’amministrazione comunale provvide alla costruzione del sacrario dei partigiani.

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Sacrario dei Partigiani. Foto di giovani partigiani caduti per la liberazione durante la Seconda Guerra Mondiale.

La scalinata

Un’ultima curiosità sulla Biblioteca Salaborsa riguarda la sua scalinata.

In molti sanno che Bologna è famosa per i suoi Sette Segreti, che avvolgono la città di mistero e leggenda. Uno di questi segreti riguarda la Statua del Nettuno, o meglio, la sua mano. Infatti se ci si posiziona con un’angolatura particolare, il suo dito darà l’impressione di essere un fallo in erezione. Appena sotto la scalinata della Biblioteca Salaborsa è possibile notare una mattonella più scura delle altre, la cosiddetta Pietra della Vergogna, dove è visibile questo gioco di prospettiva.

Ma Bologna non è composta solo da segreti e leggende, ma anche da primati e riconoscimenti ufficiali. Infatti nel 2021 i portici di Bologna sono stati riconosciuti come parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO. E di tale patrimonio fa parte anche il Santuario della Madonna di San Luca! Ti garantiamo che sarà un’esperienza imperdibile!

Quando posso visitare la Biblioteca Salaborsa?

La Biblioteca Salaborsa a Bologna è una vera e propria biblioteca multimediale, con risorse disponibili anche da remoto, che unisce storia, modernità, tradizione e innovazione.

Cosa stai aspettando? Visita subito la Biblioteca Salaborsa!

L’ingresso è possibile dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 20 ed è completamente gratuito. 

La Biblioteca Salaborsa si trova in una zona densa di monumenti e chiese da visitare. Se ti trovi qui non puoi lasciarti sfuggire l’imponente Duomo di San Pietro. Infine non potrai non notare le slanciate Due Torri alla fine via Rizzoli; e a pochi metri dalle due gemelle simbolo della città, potrai anche visitare l’antico ghetto ebraico, che si trova proprio nel cuore di Bologna. Che aspetti? Immergiti tra le piccole e strette vie colorate di questa zona, così densa di storia e memoria. Poi, dopo le varie visite potrai goderti un buon pranzo all’insegna della tradizione bolognese! A tal proposito ti segnaliamo alcune tra le migliori osterie e trattorie della città: il Ristorante I Carracci e l’Osteria dell’Orsa. Se invece cercate un bel posticino dove fare un aperitivo, fate un giro al Mercato del Quadrilatero oppure scoprite altri locali nel nostro articolo Bologna da bere.

Bibliografia

  • Benevolo G., La fontana del Nettuno: Bologna, Bologna, Scripta maneant, 2018.
  • Costa T., Bologna dalla A alla Z, Bologna, Costa Editore, 2011.
  • Foschi P., Poli M., La Sala Borsa di Bologna, Bologna, Editrice Compositori, 2004.

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