Alberto Belli

Alberto Belli

CEO and Content Creator of Bologna-Experience

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Le cinque migliori Osterie e Trattorie di Bologna: dal Quattrocento a oggi

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Bologna è da sempre chiamata “la Dotta, la Grassa, la Rossa”. Il primo termine deriva dalla presenza dell’Università di Bologna; il secondo dalla lunga tradizione culinaria composta da numerose trattorie e osterie; l’ultimo dal colore dei mattoni degli edifici. 

Vuoi scoprire quali sono cinque migliori trattorie tipiche di Bologna? Continua a leggere!

Trattoria da Vito

La Trattoria da Vito è uno dei ristoranti tipici di Bologna: si trova in via Mario Musolesi 9, nel rione Cirenaica, più precisamente nel quartiere San Donato. 

Trattoria Da Vito

Questa osteria nasce nel 1947 circa quando Vito, il proprietario, decide di acquistarla da un parente. All’inizio era un piccola trattoria, con un menù ridotto, preparato dalla moglie di Vito. Con il tempo iniziò a crescere, attirando sempre più persone, data la posizione strategica: nei dintorni c’erano molti negozi, ma anche molti ferrovieri che si ritrovavano da Vito.

E a proposito di donne che hanno fatto la storia della città, non perderti il nostro articolo sulle storiche figure femminili importanti per Bologna!

Il successo arrivò quando, negli anni Settanta, venne creato il Foglio dalla Democrazia Cristiana: un giornale in opposizione all’Avvenire che però non ebbe seguito. I giornalisti del Foglio erano clienti della trattoria che, nel tempo, divenne punto di riferimento di quest’ultimi. È così che ancora più persone iniziarono ad andare alla Trattoria da Vito: fra queste anche molti personaggi dello spettacolo.

La Trattoria da Vito è da sempre un simbolo di Bologna, anche dopo la morte del suo fondatore, grazie al figlio Paolo che continua la tradizione. In questa osteria, negli anni Ottanta e Novanta, sono stati ospiti fissi molti personaggi illustri che a loro volta hanno segnato la storia di Bologna, come Lucio Dalla, Guccini e Gaber. Si ritrovavano per suonare, trascorrere serate all’insegna del buon cibo, della musica e del divertimento.

Se volete saperne di più sulla tradizione musicale di Bologna, leggete il nostro articolo Bologna: città della musica. Inoltre, lo sapevate che in Villa Aldrovandi Mazzacorati si organizzavano molti spettacoli a cui, a volte, partecipavano anche i proprietari stessi? Per saperne di più vi consigliamo la lettura dell’articolo sulle più Belle Ville di storiche di Bologna ; se invece siete amanti dei paesaggi all’aperto, vi consigliamo il tour delle Ville storiche del Contado.

A oggi la Trattoria da Vito mantiene tutta la tradizione instaurata da Vito, senza cambiare il menù, ma neanche l’aspetto estetico: entrando si possono notare ancora le lunghe tende verdi

trattoria da Vito

Osteria dell’Orsa 

L’Osteria dell’Orsa nasce nel 1979, e si trova in via Mentana 1, nel centro storico di Bologna. La sua fondazione si deve a Maurizio Sicuro che insieme al fratello Giuseppe e all’amico Franco Bertocchi, prese in gestione l’ex paninoteca “Dal Francese” per farla diventare l’attuale Osteria dell’Orsa.

lasagna, il piatto tipico dell'osteria dell'Orsa

È considerata una delle trattorie tipiche della città: grazie al pensiero marxista dei proprietari, l’osteria divenne subito luogo di ritrovo per comunisti e punk. Quello che non tutti sanno è che questo ristorante ha un piano interrato dove, per molti anni, ci furono numerosi concerti: si iniziò con il punk per poi passare al jazz.  Nel 2002, con l’omicidio di Marco Biagi, giuslavorista e accademico, da parte delle brigate rosse, Maurizio insieme ai soci decise di orientarsi maggiormente alla ristorazione, abbandonando le serate musicali. 

Lo sapevate che Via Mentana si trova in quello che ancora oggi è l’antico ghetto ebraico di Bologna? Un luogo denso di memoria e storia degno di una visita. Non solo, sempre dall’osteria sarete a due passi da uno dei simboli per eccellenza di Bologna: Le Due Torri. Correte a scoprire la loro storia!

Ma perché si chiama proprio Osteria dell’Orsa?

Il nome deriva da un libro di Toni Negri, filosofo, politologo, attivista aderente al marxismo operaio, che Maurizio lesse prima di aprire il locale. In questo libro, l’autore paragona il movimento degli anni Settanta a un’orsa, ossia un animale mansueto che per difendere i piccoli diventa feroce.

Per approfondire l’argomento, vi consigliamo una visita alla Biblioteca Salaborsa: luogo che ha conosciuto diverse trasformazioni e funzioni, tra le quali ha accolto uno dei più antichi orti botanici d’Europa, oggi conservato negli spazi dell’Università di Bologna, in via Irnerio 42. La Biblioteca Salaborsa oggi è tra le più importanti Biblioteche della città, frequentata da universitari e non. Inoltre, si trova proprio di fronte a uno dei simboli di Bologna: La Fontana del Nettuno. La sua storia nasconde uno dei Sette Segreti di Bologna, scoprilo nel nostro articolo!

Trattoria da Me

Trattoria da Me nasce nel 1937. La sua storia, però, inizia ancora prima, quando due fratelli, Danio e Nina, si spostano da San Giovanni in Persiceto a Bologna. Nina, insieme al marito Orazio, apre una piccola osteria con un menù molto ridotto. Nel frattempo Danio, che lavorava in fabbrica alla Ducati, conosce e sposa Ada: tra le sue numerose doti, sapeva fare anche la sfoglia. Fu così che Danio lasciò il lavoro in fabbrica e insieme alla moglie raggiunsero Nina, aprendo la Trattoria da Danio. 

sala interna della trattoria Da Me

Lo sapevate che le donne che preparano la sfoglia vengono da sempre chiamate sfogline? Preparavano la pasta per la loro famiglia essendo fatta dagli unici ingredienti che ognuno poteva permettersi: farina e uova. Per altre curiosità come questa, leggete il nostro articolo Pasta Fresca a Bologna: l’arte delle sfogline.

La gestione di questo piccolo ristorante si concluse nel 1990, quando Danio andò in pensione e la trattoria venne presa in gestione da un nuovo titolare. Nel 2014 però venne chiusa definitivamente. 

Solo nel 2016 grazie a Elisa, nipote di Danio e Ada, la trattoria riaprì sotto il nome di Trattoria da Me. Ed è sempre grazie a lei che la trattoria vinse nel 2018 il premio di “Miglior cotoletta alla bolognese” assegnato dall’associazione “Amici della petroniana”. 

Trattoria da Me si trova in Via San Felice 50, a pochi passi dall’omonima Porta, ancora oggi parte delle mura difensive della città. Se sei curioso di scoprirne qualche curiosità, leggi il nostro articolo Un viaggio alla scoperta delle mura di Bologna.

pasta fresca fatta dalla trattoria da Me

Osteria De’ Poeti

L’Osteria De’ Poeti deve il suo nome alla via in cui si trova, ossia Via de’ Poeti 1/b. Questa osteria nasce nel palazzo Sampieri Cospi del Quattrocento, ma solo nel Seicento ha inizio la sua storia.

Inizialmente, all’interno del palazzo era presente solo una piccola stanza sotto il livello della strada, dove veniva imbottigliato e venduto il vino, chiamata L’hustari dri dal Ren, ossia “osteria dietro al Reno”. 

Nel 1960 circa, l’osteria cambia nome in Osteria De’ Poeti: molti erano i personaggi celebri che frequentavano l’ambiente, come Giosuè Carducci, Olindo Guerrini e Giovanni Pascoli nell’Ottocento e Francesco Guccini e Lucio Dalla nel Novecento. 

Ancora oggi è possibile ammirare i soffitti a volta in mattoni, le cantine, il bancone per la vendita al pubblico imposto dal papato nel Seicento, il camino del Quattrocento e il pozzo dell’acqua sorgiva che rendono l’Osteria de Poeti una delle migliori trattorie di Bologna.

Dopo un buon pasto non sapete cosa fare? Siete fortunati, a pochi passi dall’osteria si trova la Basilica di Santo Stefano anche chiamata Complesso delle Sette Chiese: correte a scoprire il motivo di questa scelta. Se vi state domandando quale sia la differenza tra Basilica, Duomo e Cattedrale, nel nostro articolo sulla Basilica di San Petronio, ve lo racconteremo mentre vi faremo immergere all’interno della storia dell’importante edificio in Piazza Maggiore.

Osteria del Sole

Un’altra delle trattorie tipiche di Bologna è l’Osteria del Sole. Anch’essa ha una tradizione secolare alle sue spalle: nel 1465 apre in vicolo Ranocchi, tra via Orefici e Pescherie Vecchie. L’Osteria del Sole si trova nel quartiere del Quadrilatero, zona famosa capace di soddisfare ogni esigenza culinaria.

La sua storia vede come proprietarie numerose famiglie importanti del tempo, come il conte Marcantonio Ranuzzi. Nel 1940 fu Debora Donini a rilevare l’attività, in società con il padre di Luciano Spolaore. Sarà proprio quest’ultima famiglia a gestire l’intera attività fino a oggi. 

Ci sono due curiosità che riguardano l’Osteria del Sole: la prima è quella di essere la più antica di Bologna e la seconda più antica d’Italia. In secondo luogo è l’unica osteria che serve solo vino, senza cibo. Se si vuole mangiare è possibile comprare il pasto in uno dei numerosi negozi e portarlo all’osteria. 

Che cosa aspetti? Prova una delle trattorie di Bologna!

Bologna è una città ricca di edifici storici e tra di essi vogliamo ricordare la cattedrale di San Pietro. Una sua curiosità è che ospita un campanile con al suo interno una delle più grosse campane “suonabili alla bolognese”. È un termine curioso e tradizionale della città: per scoprire cosa significa leggete l’articolo sulla Cattedrale di San Pietro! Infine per i più amanti della camminata, potrete seguire il portico più lungo al mondo che vi porterà al Santuario della Madonna di San Luca: un luogo ricco di storia e con una vista che vi lascerà senza fiato!

sala interna della osteria del sole

Infine ecco una piccola guida sulle cinque mete da non perdere in città; se sei un appassionato di arte, Bologna offre diversi musei, di cui potrai fare esperienza, collezionando ricordi unici.

Bibliografia

  • Bassini M., NosterChef. La buona cucina in 101 ristoranti e trattorie di Bologna e provincia, Bologna, Minerva Edizioni, 2016.
  • Bassini M., Qui era tutta lasagna. Volti e storie di ristoranti nella Bologna di ieri e di oggi, Bologna Minerva Edizioni, 2020.
  • Molinari Pradelli A., Bologna tra storia e osterie. Viaggio nelle tradizioni enogastronomiche petroniane, Bologna, Pendragon, 2007.
  • Turri N., Ristoranti, trattorie e osterie di Bologna e provincia, Bologna, Giunti Demetra editore, 1999.

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