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Alberto Belli

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Cinque cose da non perdere a Bologna

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Vuoi conoscere le cinque attrazioni da non perdere assolutamente a Bologna? Sei nel posto giusto! Scopri con noi i monumenti imperdibili della città!

1. Piazza Maggiore

Piazza Maggiore (o Piazza Grande per i bolognesi) è il cuore della città, centro della vita civile e religiosa di Bologna. La piazza attuale è il risultato di molte stratificazioni e cambiamenti che hanno interessato la città.

La sua storia inizia nel Duecento, quando il Comune di Bologna iniziò a comprare i terreni e le abitazioni per costruire uno spazio con due funzioni. La prima era quella di rappresentare un luogo in cui riunire le attività cittadine commerciali e di scambio. La seconda funzione della nuova piazza, invece, doveva essere quella di costituire il simbolo dell’importanza dell’istituzione comunale.

Nel XVI secolo, il Cardinale Carlo Borromeo volle rinnovare la piazza, e vi fece aggiungere il Nettuno e il Palazzo dell’Archiginnasio nelle sue adiacenze. Nel 1860, la piazza venne intitolata a Vittorio Emanuele II, e così rimase fino al 1943, quando il suo monumento venne spostato presso i Giardini Margherita. Da quel momento, la piazza assunse il suo attuale nome di Piazza Maggiore.

Il crescentone, ovvero la piattaforma pedonale, che si può vedere al centro è stato aggiunto nel 1934. Si pensa che il nome derivi dalla “crescenta bolognese”, una focaccia tipica della città.

Piazza maggiore

Per gli studenti più scaramantici ricordiamo che esiste una leggenda su Piazza Maggiore. Agli universitari si consiglia, infatti, di non attraversare la piazza in diagonale passando per il centro, in quanto potrebbe ritardare i tempi di laurea o addirittura impedirla.

Lo sapevi che l’Università di Bologna è la più antica del mondo occidentale? Oggi ha varie sedi e dipartimenti sparsi tra i palazzi storici e le vie della città. Tra queste ricordiamo il Complesso di San Giovanni in Monte, che ha una storia sui generis, e ha conosciuto cambi di funzioni e di valore. Inoltre l’Università di Bologna oggi gestisce anche uno dei più antichi giardini botanici d’Europa.

In Piazza Maggiore è anche possibile visitare i principali edifici storici e monumenti che sono diventati simboli di Bologna, come Palazzo d’Accursio, Palazzo del Podestà, Palazzo dei Banchi, la Biblioteca Salaborsa e la Basilica di San Petronio.

Scopri di più sulla piazza più importante di Bologna e i suoi edifici: Piazza Maggiore nel nostro articolo.

2. La Fontana del Nettuno

La Fontana del Nettuno (in dialetto al Zigant) si trova in piazza del Nettuno, vicino a Piazza Maggiore. Il Nettuno è una delle poche fontane della città, ma è diventata un simbolo di Bologna. Si dice, infatti, che la città sia nata dalle acque, dunque il suo simbolo non poteva che essere il Dio del mare.

La base della fontana venne progettata da Tommaso Laureti ed è suddivisa in tre grandi gradini, con decorazioni a tema. Alla base si trovano figure della mitologia greca come le Naiadi, ovvero ninfe marine. Al centro, sono rappresentati vari emblemi pontifici e, sull’ultimo gradino si vedono quattro putti che rappresentano i fiumi Nilo, Gange, Rio delle Amazzoni e Danubio. In cima si può ammirare la statua del Nettuno, costruita nel 1565 dal celebre scultore fiammingo Jean de Boulogne detto Giambologna.

L’acqua che inizialmente alimentava la fontana proveniva dalle acque della fonte Remonda, ma la portata dell’acquedotto divenne ben presto insufficiente. Fu così che lo stesso Laureti edificò la Conserva di Valverde, un nuovo sistema di raccolta delle acque.  Se la storia di Bologna ti incuriosisce, non perderti l’articolo Musei Bologna: un imperdibile patrimonio artistico! Qui, scoprirai l’Opificio delle Acque che racconta la storia della città e il legame stretto che essa aveva con le acque.

Fontana del Nettuno

Non tutti sanno che costruirono la Fontana del Nettuno per abbellire l’ormai semidistrutta piazza, in seguito alle varie demolizioni degli edifici che la circondavano. I cittadini dell’epoca, non riconoscendo da subito il suo valore, presero d’assalto la fontana, utilizzandola come lavatoio per i panni o per lavare gli ortaggi. 

Un’altra curiosità sulla Fontana del Nettuno riguarda i famosi Sette Segreti di Bologna. Guardandola da una prospettiva particolare, la fontana nasconde un simpatico effetto ottico: scopri di più nell’articolo Un viaggio tra i Sette Segreti di Bologna

3. Le Due Torri

Le torri della Garisenda e degli Asinelli sono un altro monumento simbolo, tanto da essere icona di Bologna anche a livello internazionale. 

In passato, la città vantava la presenza di numerose torri che avevano una funzione sia militare e di protezione che gentilizia, ovvero davano prestigio a chi ne ordinava la costruzione. Il panorama della città era caratterizzato proprio da queste alte strutture, tanto da farle guadagnare il soprannome di “turrita”.

Torri di Bologna

Le Due Torri di Bologna sono collocate al fondo di via Rizzoli e sono ben visibili, data la loro altezza. Si trovano a pochi passi dall’antico ghetto ebraico della città e dal Complesso delle Sette Chiese, di cui fa parte la Basilica di Santo Stefano.

La Torre degli Asinelli venne costruita a partire dal 1109 per volere della famiglia Asinelli, che le attribuì la funzione difensiva di avvistamento dei nemici. Alla base, infatti, si trova una rocchetta che serviva per accogliere i soldati. Attualmente, lo spazio è occupato da alcune botteghe di artigiani, nelle quali è possibile acquistare oggettistica e souvenir. 

Un’altra funzione della Torre degli Asinelli è stata quella di essere luogo di prigionia e tortura: in cima si trova ancora una gabbia insanguinata, dove i condannati a morte venivano rinchiusi e lasciati morire di stenti.

La Torre degli Asinelli è visitabile e, dopo ben 498 scalini, è possibile ammirare un panorama mozzafiato su tutta Bologna.

Molte sono le curiosità riguardo alla Torre degli Asinelli, tra cui l’esperimento del fisico Gian Battista Guglielmi sulla caduta dei gravi e il mistero del vaso rotto in cima. Se vuoi saperne di più, non perdere gli articoli Curiosità e miti delle Due Torri.

La Torre Garisenda è più bassa, con un’altezza di 47 metri e, purtroppo, non è visitabile. La sua costruzione risale circa all’anno 1110 d.C. e si dice che la sua altezza fosse di 60 metri. Tuttavia, a causa di vari inconvenienti architettonici, la abbassarono. Proprio per questo motivo oggi la torre risulta pendente di circa 4 gradi: di più rispetto alla Torre di Pisa! La Garisenda fu anche oggetto di elogi da parte di vari letterati e personaggi celebri che vanno da Wolfgang Goethe a Dante Alighieri.

Dopo essere saliti sulla Torre degli Asinelli avete un languorino? È normale! Vi consigliamo di pranzare da Bottega Portici, gustando i piatti della tradizione bolognese. Per scoprire la storia delle sfogline e conoscere dove imparare a fare la pasta fresca, leggi il nostro articolo Pasta fresca a Bologna: l’arte delle sfogline! Se, come giusto che sia, ti fermi a Bologna per più di un giorno per visitare al meglio la città, puoi provare l’Osteria dell’Orsa; mentre se cerchi un posto un po’ più raffinato ti consigliamo il ristorante I Carracci. Se ancora non ti abbiamo convinto, ecco la nostra selezione sulle migliori osterie e trattorie della città: Le cinque migliori Osterie e Trattorie a Bologna: dal Quattrocento a oggi.

Per quanto riguarda l’aperitivo, invece, puoi provare uno dei tanti locali specializzati nel Mercato del Quadrilatero, oppure prender spunto dal nostro articolo Bologna da bere.

A proposito, se cerchi un alloggio per fermarti alcuni giorni a Bologna, ti consigliamo Ghisiliera B&B!

4. La Basilica di San Petronio

La Basilica di San Petronio si trova in Piazza Maggiore ed è la chiesa più importante di Bologna, nonché la quinta chiesa più grande al mondo. La basilica è dedicata a San Petronio, il patrono della città.

La sua costruzione iniziò nel 1390 d.C. e i lavori andarono avanti per secoli. Purtroppo, non si conclusero mai definitivamente: probabilmente a causa della mancanza di fondi. È per questo motivo che, ancora oggi, la facciata resta ancora incompleta. Questa suo difetto, con il tempo, si è trasformato in un punto di forza, rendendola una chiesa gotica unica nel suo genere.

basilica di San Petronio

La Basilica di San Petronio era inizialmente di proprietà comunale e ha assunto diverse funzioni nel tempo: da sede di eventi istituzionali, a tribunale e ritrovo pubblico. Con i Patti Lateranensi del 1929, la proprietà è passata in mano alla Diocesi.

L’enorme facciata in mattoni, caratterizzata da una mescolanza di stili, spicca su Piazza Maggiore. All’interno si può ammirare la pianta in croce latina con tre navate e varie opere d’arte tra cui la Cappella Bolognini affrescata con le Storie dei Re Magi e la rappresentazione del Giudizio Universale. Inoltre, dentro alla Basilica di San Petronio sono custodite le “Quattro Croci”, simboli della fede cristiana. Queste croci si trovavano sulla prima cinta muraria di Bologna, la cerchia di Selenite, e in seguito furono spostate all’interno della Basilica, in modo da rendere le strade “laiche”. Se sei appassionato delle visite ai sotterranei delle città, corri a leggere Bologna sotterranea: un viaggio nelle quattro cripte!

Quali sono le differenze tra Chiesa, Cattedrale e Basilica? Scoprilo nell’articolo La Cattedrale di San Pietro: il Duomo di Bologna.

5. Il Santuario della Madonna di San Luca

Situato sul Colle della Guardia, il Santuario della Madonna di San Luca spicca sulla città. 

La sua nascita è legata a una leggenda: si dice che, nel XII secolo, un pellegrino a Costantinopoli abbia ricevuto dall’evangelista Luca un dipinto della Madonna con Bambino, e avrebbe dovuto portarlo proprio sul Colle della Guardia.

La struttura che oggi possiamo ammirare risale, però, al Settecento, e ha subito negli anni varie ristrutturazioni e cambiamenti. La sua costruzione si deve a una donna, Angelica Bofantini, che realizzò la prima chiesa dedicata alla Madonna di San Luca.

santuario madonna di san luca

L’esterno è in stile barocco e riprende il colore tipico degli edifici bolognesi: il rosso-aranciato. È per questo motivo che la città tra i suoi tre appellativi ha anche “La Rossa”. L’intera struttura è visitabile ed è dotata di una terrazza panoramica da cui si può ammirare tutta la città di Bologna. Al suo interno sono contenute varie opere d’arte, come le pale d’altare realizzate da Donato Creti e Guido Reni.  Se sei appassionato dalle opere artistiche, approfondisci la figura della pittrice bolognese Elisabetta Sirani nel nostro articolo Le donne che hanno fatto la storia di Bologna.

Una delle caratteristiche che rende il Santuario della Madonna di San Luca unico nel suo genere è il suo portico. Questo è infatti il più lungo al mondo, grazie ai suoi 3796 metri. Inoltre, il portico ha un significato simbolico: con le sue 666 arcate incarna il serpente-demonio, e proprio dal Santuario dedicato alla Madonna di San Luca lo schiaccia. Per i credenti, la salita fino alla cima rappresenta quindi una purificazione dal peccato.

Dal 2021 i portici del Santuario della Madonna di San Luca sono entrati a far parte del patrimonio artistico dell’UNESCO. Scopri di più nell’articolo sui Portici di Bologna! Invece dal 2006 l’UNESCO ha nominato la città di Bologna anche come la Città Creativa della Musica. Scopri di più sul legame tra Bologna e la musica, con i numerosi e celebri artisti che hanno vissuto e caratterizzato la storia della città nell’articolo Bologna città della musica.

Portico San luca

La settimana dell’Ascensione, inoltre, l’immagine della Madonna con Bambino viene portata in processione fino in centro città, tradizione nata dal “Miracolo della Pioggia”.

Lo sapevi che San Luca è una delle tappe della Via degli Dei? Si tratta di un cammino che collega Bologna e Firenze, passando per gli appennini. Ma non finisce qui, perché esistono molti altri itinerari attorno alla città, come il Sentiero Italia e la via dei Gessi e dei Calanchi. Puoi conoscerli tutti nel nostro articolo Sentieri ed escursioni a Bologna: cinque percorsi in mezzo alla natura. Se invece preferisci la bici, Ciclovia del Sole e percorsi ciclabili è ciò che fa al caso tuo!

Bibliografia

  • Costa T., Bologna dalla A alla Z, Bologna, Costa Editore, 2011.
  • Benevolo G., La fontana del Nettuno: Bologna, Bologna, Scripta maneant, 2018.
  • Bernabei G., Le due torri, Bologna, Santarini, 1992.
  • Degli Esposti C., Il santuario della Madonna di San Luca e il suo portico, Bologna, Persiani editore, 2012.
  • Fanti M., Riccomini E., Rubbi P. E., Tassinori O., Le chiese di Bologna, Bologna, L’Inchiostroblu, 1992.

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