Alberto Belli

Alberto Belli

CEO and Content Creator of Bologna-Experience

Stai cercando un alloggio a Bologna? Non perdere l’opportunità, prenota una stanza al nostro bed and breakfast!



Un viaggio tra i Sette Segreti di Bologna

Facebook
WhatsApp
Twitter
LinkedIn
Telegram

Bologna è nota per i suoi tesori nascosti: scopri con noi i Sette Segreti di Bologna!

Quali sono i Sette Segreti di Bologna?

Bologna è una città eclettica e vivace, che ospita zone avvolte da un velo di mistero, tutto da scoprire. I Sette Segreti di Bologna rendono la città unica, e per questo non puoi perderteli!

In questo articolo troverai una guida che attraversa i Sette Segreti di Bologna: la piccola Venezia, un telefono inconsueto, le tre frecce sul soffitto, il vaso rotto in cima alla Torre degli Asinelli, una scritta particolare, la cattedra più antica di Bologna e il dito del Nettuno. Scoprili con noi!

La piccola Venezia

In via Piella, nel pieno centro di Bologna, si trova una piccola finestrella, oltre la quale è possibile ammirare una vista unica: la piccola Venezia. Questa si affaccia sul canale delle Moline (che risale al XII secolo), un piccolo corso d’acqua che si snoda tra le pittoresche case della via. In pochi sanno che in passato Bologna era una città attraversata da numerosi corsi d’acqua, usati principalmente per la navigazione mercantile. Questo canale, sul quale si affaccia la finestrella, è una delle testimonianze di tale passato storico e commerciale della città. La piccola Venezia è uno dei punti più romantici di Bologna: tra cuori disegnati, lucchetti e frasi d’amore, è il luogo perfetto per gli innamorati!

Vista sulla Finestrella o "Piccola Venezia" di Bologna, uno dei Sette Segreti di Bologna.

Un telefono inconsueto

Sotto il voltone del Podestà, in piazza Maggiore, non c’è da stupirsi nel trovare persone che sussurrano con il viso rivolto verso i quattro angoli della torre dell’Arengo: è il “telefono senza fili”. 

Una volta veniva usato come luogo per le impiccagioni (alzando lo sguardo si possono ancora vedere le travi originarie) visibili anche da Piazza Maggiore. In seguito, si è configurato come un canale di comunicazione, grazie al quale i malati di peste e di lebbra potevano confessarsi senza contagiare a loro volta i preti e i sacerdoti.

Segreto in Piazza Maggiore a Bologna. Telefono senza fili.

Infatti il Palazzo del Podestà ha una struttura architettonica davvero particolare, grazie alla quale, posizionandosi negli angoli opposti, è possibile sentire chiaramente cosa viene detto. La sua volta a crociera permette la propagazione del suono da una parte all’altra. Provare per credere!

Nel cuore di Piazza Maggiore non potrete non notare la maestosità della Basilica di San Petronio, simbolo distintivo di Bologna. Inoltre, a pochi passi da questa, c’è anche la zona del Quadrilatero: un’insieme di vie con botteghe, pescherie e osterie dove assaporare le tipicità culinarie di Bologna, come la pasta all’uovo delle sfogline!

Le tre frecce sul soffitto

All’ingresso di Corte Isolani, in Strada Maggiore, è possibile scoprire un altro dei Sette Segreti di Bologna: le tre frecce conficcate nel soffitto del portico. La leggenda narra che degli assassini, intenzionati ad uccidere un signorotto bolognese, furono distratti da una giovane donna che si era affacciata nuda alla finestra, facendo loro sbagliare il tiro.  Nonostante il tentativo non sia riuscito, le tre frecce sono ancora oggi nel legno del portico e sono diventate una divertente curiosità. In realtà, secondo le testimonianze di Alfonso Rubbiani e Guido Zucchini (storici e restauratori), le tre frecce vennero incastonate per burla durante il restauro della casa. Esse sono fatte in canna e cartone, come si constatò quando qualche anno fa una di esse cadde a terra.

A due passi da Corte Isolani, c’è Piazza Santo Stefano: venite con noi a scoprire le storie e leggende dietro al Complesso delle Sette Chiese. Questo, anche noto come Basilica di Santo Stefano, conserva al suo interno la Cripta di Santo Stefano. Un luogo magico e denso di storia!

Corte Isolani, sotto il postico sono piantate sul soffitto le tre frecce.

Il vaso rotto in cima alla Torre degli Asinelli

Situata alla fine di via Rizzoli, all’incrocio tra via Zamboni e Strada Maggiore, la Torre degli Asinelli è uno dei monumenti simbolo di Bologna. Dopo una faticosa salita fino alla cima, oltre al panorama mozzafiato, si può trovare un altro dei Sette Segreti di Bologna, ovvero il vaso rotto. Il vaso rotto in ceramica rappresenterebbe le qualità degli abitanti di Bologna nel risolvere pacificamente i conflitti, ma la sua esistenza è legata a un mistero. Si tratta di un segreto nel segreto: non si sa per quale motivo o da quanto tempo sia posizionato lì e nemmeno se ci sia davvero!

È diventata una vera e propria sfida trovare il vaso rotto, ma, anche se la caccia dovesse avere un esito negativo, ci si può sempre consolare con la vista incredibile su tutta la città. Per i più scaramantici, si ricorda che la leggenda consiglia agli studenti di non salire, perché potrebbe allungare i tempi di laurea o addirittura impedirla. Vuoi scoprire altre curiosità sulla Torre degli Asinelli. Poco distante dalle iconiche Torri, troverai anche l’antico ghetto ebraico, un’insieme di piccole vie colorate da non perdere!

La città è attraversata da leggende e storie mitiche. Oltre a quella legata alla Torre degli Asinelli per gli studenti, degna di nota c’è anche quella che avvolge la Madonna di San Luca. Infatti si dice che se compi tutto il cammino, attraverso i 666 portici, che sono diventati anche parte del patrimonio dell’UNESCO, una volta raggiunta la cima si realizzerà un tuo desiderio! Ma questo non è il solo primato conseguito dalla città! Infatti dal 2006 Bologna è stata definita Città Creativa della Musica.

Una scritta particolare

Passeggiando per via Indipendenza, è possibile scovare un altro dei Sette Segreti di Bologna: la scritta Panis vita, canabis protectio, vinum laetitia, letteralmente “Il pane è la vita, la cannabis è protezione, il vino è gioia”. Si sono fatte varie supposizioni sul significato effettivo di questa frase. Alcuni affermano che faccia riferimento agli effetti curativi della cannabis o ai suoi effetti psicotropi. L’ipotesi che però sembra più corretta è che la scritta sia collegata al fiorente commercio di canapa che, in passato, avveniva a Bologna. Dunque la protezione addotta alla cannabis farebbe riferimento alla dimensione economico, dal cui commercio beneficiava la città.

Sempre in Via Indipendenza, non potrete non notare la magnifica Cattedrale di San Pietro: non perdetevela e correte a scoprire la sua storia!

La cattedra più antica di Bologna

Un’altra scritta che costituisce uno dei Sette Segreti di Bologna è quella che si trova a Palazzo Poggi, in via Zamboni 33. Su una delle cattedre della sede centrale dell’Università Bologna è possibile trovare la scritta Panum resis, che significa che la cultura è alla base di tutto. La frase si adatta perfettamente allo spirito di Bologna: l’Alma Mater Studiorum è, infatti, la più antica Università del mondo occidentale, da sempre simbolo di eccellenza, al punto da far guadagnare alla città il soprannome “La Dotta”.

Entrata del palazzo di via Zamboni 33. Sede più antica dell'Università di Bologna.

Non perdere le altre curiosità sull’Ateneo: lo sapevi che nel 1803 l’Università di Bologna acquistò un terreno su via Irnerio, dove è stato trasferito l’Orto Botanico della città? Questo è uno dei giardini più antichi d’Italia, vieni a visitarlo! Inoltre l’Università ha sede sparse per le vie e i palazzi storici della città: tra questi c’è anche il Complesso di San Giovanni in Monte, che ha una storia particolare, tutta da scoprire!

Il dito del Nettuno

La Fontana del Nettuno (chiamata in dialetto dai bolognesi al Żigànt, ovvero il gigante) situata in piazza del Nettuno, è l’ultimo dei Sette Segreti di Bologna. Costruito nel 1565, il Nettuno nasconde un simpatico effetto ottico. Fu ideato dallo scultore fiammingo Jean de Boulogne detto Giambologna per aggirare i limiti imposti dalla Chiesa nella rappresentazione di un nudo. Infatti, se lo si guarda da una precisa angolazione, il dito del Nettuno dà l’impressione di essere un fallo in erezione. Inoltre, nella scalinata davanti alla Biblioteca Salaborsa c’è una mattonella più scura, chiamata la Pietra della Vergogna, che vi darà l’angolatura perfetta per ammirare la statua. Non c’è quindi da stupirsi nel trovare molti turisti in piazza del Nettuno che guardano la statua dalle angolazioni più strane: oltre alla bellezza scultorea, stanno ammirando un altro dei Sette Segreti di Bologna!

Per non farti sfuggire nessuno dei luoghi iconici della città, ecco per te una piccola guida sui 5 punti di Bologna da non perdere!

E se sei alla ricerca di un alloggio, c’è il Ghisiliera B&B pronto ad accogliere tutte le tue necessità, per un soggiorno indimenticabile. Qui avrai anche la possibilità di organizzare visite guidare, ad esempio attraverso le Ville Storiche di Bologna, sia nella zona del centro, sia nella provincia.

E sei ami immergerti nella natura, Bologna riesce ad offrirti anche questo: ecco cinque sentieri e percorsi in mezzo alla natura. Mentre se ami la bicicletta, non puoi perderti l’esperienza della Ciclovia del Sole, che da poco tempo passa anche per Bologna!

Bibliografia

  • Benevolo G., La fontana del Nettuno: Bologna, Bologna, Scripta Maneant, 2018.
  • Bernabei G., Le due torri, Bologna, Santarini, 1992.
  • Costa T., Bologna dalla A alla Z, Bologna, Costa Editore, 2011.
  • Menarini A., Vianelli A., Leggende e curiosità, Bologna, Tamari Editori, 1973.

Scopri di più